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La storia del club

L’A.S.D. Sora Calcio 1907, meglio conosciuta come Sora, è una società calcistica italiana con sede nella città di Sora.

La società è un’evoluzione della vecchia Città di Sora, che nel 2005 è succeduta alla previgente società del 1957, la quale a sua volta aveva raccolto l’eredità del primo club del 1907. Il Sora nella stagione 1933-1934 ha raggiunto la Prima Divisione, che ha riconquistato in seguito nella sua storia. L’ultimo periodo di permanenza prolungata tra Serie C1 e Serie C2 è incominciata nella stagione di Serie C2 1992-1993 ed è proseguita sino alla stagione di Serie C1 2004-2005.

Dal 2005, la squadra ha militato prima nelle categorie dilettantistiche provinciali, dal 2011 al 2015 nel campionato di Serie D e successivamente nei campionati provinciali e regionali.

Milita in Eccellenza; nella stagione 2023-2024 militerà in Serie D.

Lo stemma ufficiale del Sora è composto da uno scudo che presenta al suo interno delle strisce orizzontali bianche e nere (4 bianche e 3 nere), avvolto da due spighe e coronato. Sotto lo scudo l’anno di fondazione della società, il 1907, e la denominazione “Sora Calcio”.

Dal 2005 ad oggi

Nella stagione 1980-1981 il Sora si classifica al quarto posto della Serie D. Nel 1981 Fiorini cede l’intera rosa (compreso l’allenatore) all’Isernia. Nel 1982, sotto la presidenza di Mario Apuzzo, il Sora di Mario Santececca retrocede di nuovo in Promozione, perdendo per 1 a 0 all’ultima di campionato a Terracina, ma viene ripescato in Serie D. A fine stagione 1982-1983 l’ultimo posto condanna il Sora alla Promozione laziale. Sono tre i successivi campionati di Promozione (con presidente Carnello Lombardozzi) che il Sora deve disputare prima di conoscere il punto più basso della sua storia: la retrocessione in Prima Categoria. Tiberio Marini assume la presidenza della società, la cui denominazione muta in Associazione Sportiva Sora. La squadra, affidata a mister Cianfarani, rimane in Prima Categoria. Antonio Fiorini rileva la società e la rifonda costituendo una nuova squadra: acquista dall’Isola Liri (in Serie D) il portiere Smimmo e il centrocampista Promutico; tornano in squadra Zappacosta e Di Stefano (dalla C2). La squadra viene affidata all’allenatore Bellardinelli e il Sora torna in Promozione.

Dalla Fine degli anni '80 al 2005

Un nuovo sodalizio, la Unione Sportiva, parte dunque da zero risalendo dopo molti anni in Serie D. Il miglior risultato è la finale di Coppa Italia Dilettanti nella stagione 1967-1968 persa 2-1 contro la STEFER.

Presidente in quegli anni è Antonio Annunziata, imprenditore nel campo dei detersivi. Nel 1977 il Sora (allora denominata Unione Sportiva Sora) cambia proprietà, passando ad Antonio Fiorini. Questi nomina Claudio Di Pucchio nuovo allenatore del Sora. Kristovich nella stagione 1977-1978 conquista la vittoria in Promozione.

Anni '80

Nella stagione 1980-1981 il Sora si classifica al quarto posto della Serie D. Nel 1981 Fiorini cede l’intera rosa (compreso l’allenatore) all’Isernia. Nel 1982, sotto la presidenza di Mario Apuzzo, il Sora di Mario Santececca retrocede di nuovo in Promozione, perdendo per 1 a 0 all’ultima di campionato a Terracina, ma viene ripescato in Serie D. A fine stagione 1982-1983 l’ultimo posto condanna il Sora alla Promozione laziale. Sono tre i successivi campionati di Promozione (con presidente Carnello Lombardozzi) che il Sora deve disputare prima di conoscere il punto più basso della sua storia: la retrocessione in Prima Categoria. Tiberio Marini assume la presidenza della società, la cui denominazione muta in Associazione Sportiva Sora. La squadra, affidata a mister Cianfarani, rimane in Prima Categoria. Antonio Fiorini rileva la società e la rifonda costituendo una nuova squadra: acquista dall’Isola Liri (in Serie D) il portiere Smimmo e il centrocampista Promutico; tornano in squadra Zappacosta e Di Stefano (dalla C2). La squadra viene affidata all’allenatore Bellardinelli e il Sora torna in Promozione.

Anni '60 e anni '70

Un nuovo sodalizio, la Unione Sportiva, parte dunque da zero risalendo dopo molti anni in Serie D. Il miglior risultato è la finale di Coppa Italia Dilettanti nella stagione 1967-1968 persa 2-1 contro la STEFER.

Presidente in quegli anni è Antonio Annunziata, imprenditore nel campo dei detersivi. Nel 1977 il Sora (allora denominata Unione Sportiva Sora) cambia proprietà, passando ad Antonio Fiorini. Questi nomina Claudio Di Pucchio nuovo allenatore del Sora. Kristovich nella stagione 1977-1978 conquista la vittoria in Promozione.

Dal 1907 agli anni '50

La società calcistica fu fondata nel 1907. Nel 1907 a Sora venne fondato il Club Ginnastica e Calcio Sora. Nei primi anni, in assenza di un campo da calcio, il terreno di gioco fu ricavato nell’attuale piazza Indipendenza, in pieno centro cittadino. Le prime sfide furono effettuate contro il Naples, l’Internazionale e la Lazio[senza fonte], una delle prime società di calcio della capitale insieme con la Società Ginnastica Roma.

Dopo il terremoto del 1915 che distrusse completamente Sora e dopo il periodo bellico della prima guerra mondiale si dovette aspettare qualche anno prima di vedere ricostituita una società di calcio.

Era il 1920 quando un gruppo di giovani sorani ricostituì un’associazione calcistica. Nei primi anni venti venne poi costruito il primo campo sportivo: lo Sferracavallo (l’attuale Claudio Tomei).

Nella prima metà degli anni trenta la società milita nei campionati regionali, mentre nella seconda metà, dopo due anni in Prima Divisione, si assesta nella Prima Divisione Lazio.

Negli anni cinquanta il Sora disputa alcune stagioni tra la IV Serie e la Promozione, ma nel 1957 giunge al capolinea fallendo economicamente. La Lega di Firenze delibera lo scioglimento della squadra.

Nel 1959 la panchina viene affidata ad Alcides Ghiggia, già campione del mondo con l’Uruguay nel 1950.